"All'epoca dell'alluvione di Firenze avevo 14 anni, e suonavo in un complessino beat la chitarra elettrica come solista. La sera del 3/11/66 avevo suonato con il mio gruppo, che si chiamava "the Things" alla periferia di Firenze. Il ritorno a casa fu difficoltoso per la pioggia e per la coda per il passaggio del ponte sul Vingone, che venne chiuso al traffico subito dopo il passaggio della Fiat 600 multipla su cui rientravo, insieme al resto del complesso, a Firenze.
Al mattino seguente l'acqua dell'Arno cominciò lentamente ad arrivare in Viale Belfiore, dove allora abitavo. Ricordo che ebbi notevole difficolt‡ a rientrare in casa con la spesa, e fui costretto a passare dalla finestra del piano rialzato.
Quando l'acqua si ritirò iniziai a prestare la mia opera inizialmente regolando il traffico e partecipando alla pulizia della strada nei pressi della mia abitazione; in seguito, con alcuni amici, levai per 2 giorni il fango dal seminterrato di una profumeria del centro e il proprietario per ringraziarmi mi regalò una confezione di profumo che barattai con una banana perchÈ avevo fame.
In seguito collaborai a ripulire la mia vecchia scuola elementare, situata in via P. da Palestrina; infine per diversi giorni, fino alla riapertura delle scuole, lavorai alla Biblioteca Nazionale, inizialmente aiutando i militari ed alti volontari a trasferire i volumi più danneggiati in una sede più idonea; in seguito ho passato numerose ore a introdurre fogli di carta assorbente tra i fogli inumiditi e bagnati dei volumi meno danneggiati.
Oggi il Dr Fabio Tucci e pediatra presso il Centro di Oncoematologia Pediatrica Firenze
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