In Italia le emissioni di gas serra dal 1990 al 1998 sono aumentate complessivamente del 4,5 %. Le emissioni della sola anidride carbonica dal 1990 al 1998 sono cresciute del 6.3% nonostante le Linee Guida e le prime misure adottate dall'Italia all'indomani della firma del Protocollo di Kyoto nel 1997. In particolare in un documento redatto dal "gruppo di lavoro interministeriale per l'attuazione del Protocollo di Kyoto, DPCM 20 marzo 1998" e pubblicato dal Ministero dell'Ambiente viene lanciato un allarme preciso e serio: non bastano le attività sperimentali e pilota avviate dal Ministero dell'Ambiente a far rispettare all'Italia le riduzioni di emissioni di gas serra sottoscritte in Giappone, serve il rispetto l'applicazione delle Linee Guida. Nel rapporto si richiama al rispetto delle "Linee guida" elaborate dal governo italiano e approvate dal CIPE il 19 novembre 1998. Tali linee guida prevedono la realizzazione di sei azioni nazionali, per ora tutte o quasi disattese: - aumento dell'efficienza del sistema elettrico,
- riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti,
- produzione di energia da fonti rinnovabili,
- riduzione dei consumi energetici nei settori abitativo/terziario e industriale, riduzione delle emissioni nei settori non energetici,
- assorbimento delle emissioni di carbonio dalle foreste.
Lo scopo primario delle due giornate è quello di iniziare un percorso concreto, condiviso, per realizzare nella pratica le azioni su cui il nostro Governo si è impegnato nel dicembre 1997 con la adozione del Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni di gas serra che appare impresa difficoltosa. La Campagna CCP Italia (Città per la Protezione del Clima) fortemente voluta dal Ministero dell'Ambiente che ha dato l'avvio all'iniziativa, vede impegnata l'Agenzia Energetica della Provincia di Livorno responsabile degli aspetti tecnici e sperimentali per passare dalle parole e dagli studi, ai fatti. CCP Italia assieme ad ICLEI sta mettendo a punto un software per aiutare gli enti locali a conoscere i propri atteggiamenti energetici e il consumo delle risorse e quindi, fatta una prima analisi energetica di base, il lavoro si concentra sulle azioni da intraprendere. Oltre a discutere alcune peculiarità del software, nelle due giornate si lavorerà sulle diagnosi energetiche e si cercherà di definire protocolli di diagnosi e strumenti di analisi comuni o confrontabili. Lo scopo della campagna è quello di mettere in rete enti locali e funzionari, dotandoli di un alfabeto comune, standardizzato il più possibile, e offrendo strumenti informatici e di misurazione al fine di procedere alla costruzione della fotografia reale in ci versano le nostre città. A partire da tale analisi iniziale, fissata la politica ambientale, che ci viene tracciata dal Protocollo di Kyoto e dalle delibere CIPE e da altri atti di legge governativi, si dovranno intraprendere le azioni specifiche per ogni ente locale, ma coordinate un medesimo quadro per pervenire entro il 2008 — 2012 alle riduzioni auspicate. La campagna la vogliamo costruire assieme a Voi, partecipate con le vostre idee ed esperienze, aiuterete le città a respirare meglio. |