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Ecco Hy-wire, la prima auto pilotabile a idrogeno L'automobile reinventata dalla General Motors | ||||||||||||||
di Sandro Pintus | ||||||||||||||
Frutto della collaborazione tra Usa, Germania, Italia, Olanda e Svezia "l'auto rinnovata" è senza volante, senza vano motore e con la carrozzeria intercambiabile. La nuova auto è stata presentata con carrozzeria in acciaio e fibra di vetro, è lunga 5 metri, larga 1,87 metri e alta 1,57 metri, e pesa 1900 kg. La sua costruzione è il risultato delle tecnologie Usa e europea: la progettazione è stata fatta negli Stati Uniti dagli ingegneri della General Motors; le celle a combustibile sono prodotte dalla GM di Magonza in Germania; la carrozzeria, costruita in Italia, è frutto dei designers della GM e di Bertone; la tecnologia "by-wire" è stata sviluppata dall'azienda svedese SKF in Olanda e Italia. Il risultato ottenuto è di tutto rispetto con un'auto che raggiunge i 160 km orari senza scarichi inquinanti, con un'accelerazione 0-100 km in 15 secondi.
Non ha pedali, né marce, né sterzo ma l'X-drive, una via di mezzo tra la cloche di un aereo e un joystick. Le due maniglie dell'X-drive, che si possono usare con la mano destra o sinistra per accelerare, frenare e sterzare, sono posizionate ai lati di un monitor a colori da 5,8 pollici dove si possono vedere i dati importanti per il guidatore, i controlli della radio, riscaldamento, ventilazione e sistemi di navigazione. Per la marcia in avanti e la retromarcia ci sono invece dei pulsanti mentre gli specchietti posteriori sono sostituiti da mini telecamere, Uno chassis dello spessore di 28 cm. contiene tutti i sistemi di propulsione del veicolo lasciando abbondante spazio con una visuale ampia per 5 persone e i bagagli.
La General Motors parla del 2010 come periodo di produzione della tecnologia a celle di combustibile e fà della velocità progettuale il suo cavallo di battaglia (l'attuale Hy-wire è stata sviluppata in pochi mesi da prototipo HydroGen3, basata su una Opel Zafira e mostrata per la prima volta al Motor Show di Francoforte del 2001). Ora si tratta di vedere se la forza dell'azienda automobilistica americana è in grado di contrastare le lobby petrolifere. Ce lo auguriamo. Per il nostro benessere e per la salute del pianeta. | ||||||||||||||
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