Un cocktail di rugby, football e lotta che affascina fiorentini e turisti

di Sandro Pintus

Prima della partita, i figuranti, tutti in costume d'epoca, attraversano il centro storico della città in corteo, seguiti dai tifosi dei quattro quartieri storici.
Tra le ali di turisti e di fiorentini, e al suono delle trombe e dei tamburi, entrano ordinatamente dentro il campo, si presentano alla Signoria, che oggi è rappresentata da un ospite autorevole della città, e la salutano, dopodiché vengono presentate al pubblico le squadre che dovranno competere.

All'uscita dei figuranti dal campo, ha inizio la partita. Le squadre, composte da 27 giocatori per parte, si affrontano per 50 lunghi minuti veramente intensi dove non sono risparmiati colpi di alcun genere che, spesso, degenerano in violente zuffe e risse. Il Giudice Arbitro aiutato dei suoi sei guardalinee non di rado dirige la partita con molta fatica mentre il Maestro di Campo interviene in caso di risse.

Un momento della partita tra Azzurri e Verdi

I giocatori devono superare lo sbarramento avversario e mandare il pallone nelle rete opposta che occupa tutta la larghezza del campo.
La palla deve essere lanciata con molta precisione perché in caso di errore o di deviazione, viene dato il punto alla squadra avversaria.

Ogni punto corrisponde a mezza "caccia" e ogni due mezze "cacce", le squadre cambiano campo.
Ad ogni "caccia" segnata, l'euforia dei tifosi si fa sentire e vedere sugli spalti con lo scoppio di mortaretti e candelotti di fumo coi colori della squadra.

Naturalmente vince la squadra che ha segnato con più "cacce" e il premio consiste in una quantità di bistecche equivalente al valore di una vitella bianca, che una volta veniva macellata, ma che oggi è solo simbolica. Il premio verrà servito accompagnato da un buon vino rosso Chianti.

Vedi anche: Le origini del Calcio Storico Fiorentino