Il Giudizio Universale
dopo il restauro

di Alessandro Gatto

Per 500 anni, le infiltrazioni d'acqua e i fumi delle candele che sono servite per illuminare il duomo, hanno danneggiato l'opera fino a far staccare alcuni pezzi affrescati dallo Zuccari e sbriciolare altre parti dipinte del Vasari. Quando gli studiosi, si sono trovati di fronte agli affreschi, vista la gravità della situazione, decisero di fare un lungo e meticoloso lavoro di restauro.

L'intervento dei restauratori é stato minuzioso riattaccando e ricostruendo le parti rovinate con le più moderne tecniche di restauro fino ad oggi sperimentate.

Per i lavori di restauro della cupola e degli affreschi, iniziati nel 1989 ci sono voluti 15 anni di lavoro con 200 tecnici che hanno operato su un cantiere sospeso fino a 90 metri d'altezza su 24 piani di lavoro.


Particolare del restauro e la Cupola con gli affreschi restaurati (Foto FAN)

Per l'opera di restauro l' Opificio delle Pietre Dure ha eseguito tutte le analisi necessarie utilizzando alte tecnologie per analisi microbiologiche e rivelazioni fotografiche a ultravioletto e infrarosso.

Oggi, grazie alle più moderne tecnologie, viene fatto il monitoraggio con un sistema unico al mondo composto da 160 strumenti progettato dall'Istituto Geografico Militare Italiano.

Il sistema é operativo 24 ore su 24 ed é programmato per la registrazione dei dati ogni sei ore. Ciò permette la valutazione degli eventuali cedimenti causati da tutte le variazioni provocate da calore e umidità, vibrazioni del traffico cittadino o eventualmente da fenomeni tellurici che potrebbero mettere in pericolo la cupola del Brunelleschi.

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