Pittura e scultura,
"Nuovo Umanesimo" e "Nuova Realtà"
Oltre cento opere in mostra a Monsummano
di Sandro Pintus
Ancora una volta il Comune di Monsummano Terme, da diversi anni promotore di iniziative culturali, ha inaugurato una mostra di pittura e scultura che sicuramente verrà apprezzata non solo dai critici ma anche dal pubblico. La mostra "Colloquio col Visibile" realizzata a Villa Renatico-Martini col contributo della Regione Toscana rimarrà aperta fino al prossimo 2 Marzo. Si tratta di un'esposizione di pittura e scultura, composta da oltre un centinaio di opere, che sottolinea i fermenti artistici di Firenze del dopoguerra.
Sono così presenti i rappresentanti del "Nuovo Umanesimo" e de "I Nuovi Pittori della Realtà", artisti di due movimenti che, anche se di breve durata, hanno costruito un pezzo di storia dell'arte italiana del dopoguerra. Oggi é possibile vedere le loro opere con un po' di distacco dal loro periodo storico e certamente possono venire meglio apprezzati.
Pietro Annigoni - Ritratto di Salvatore Ferragamo. Olio su tela, 1949 - Collezione Wanda Ferragamo
(dal catalogo della mostra)Tredici artisti di talento che ci mostrano una stagione della quale non si parla spesso forse perché ancora troppo vicina a noi ma viva e interessante. E' un periodo nel quale ferve l' arte figurativa astratta e i rappresentanti della "Realtà", nel loro manifesto programmatico del '47, provocatoriamente sottolineano di essere nel vero, di aver ragione e gli altri torto e continuano dicendo: "...rinneghiamo la pittura contemporanea espressione del falso progresso. Noi ricreiamo l'arte dell'illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative".
Gregorio Sciltian - Lettera d'amore. Olio su tavola, 1949 - Collezione privata (dal catalogo della mostra)Fu l'interessante incontro tra un simpatizzante comunista come Xavier Bueno e un antibolscevico come il russo Gregor Sciltian a dare l'avvio al gruppo di artisti andando oltre gli schieramenti politici. Contribuirono poi Annigoni e Antonio Bueno, fratello di Xavier, Acci, Serri e Guarienti. Anche se ebbero successo di pubblico la critica non fu loro favorevole e li accusò di dipingere in modo fotografico e di imitare i classici.
Ma oggi possiamo darne un giudizio più distaccato in un contesto nel quale sono presenti anche opere del "Nuovo Umanesimo" come quelle di Giovanni Colacicchi, che scrisse la "dichiarazione" del movimento e Onofrio Martinelli, quelle di Emanuele Cavalli e Ugo Capocchini, le sculture di Oscar Gallo e Quinto Martini che, come il gruppo di Sciltian, rifiutarono qualsiasi influenza di astrattismo ci fanno ritrovare una dimensione esclusivamente figurativa.
FAN-Florence ART News
Silvia Messeri