Uno dei grandi eventi culturali che hanno accompagnato il vertice europeo di giugno è senz'altro la mostra Caravaggio da Malta a Firenze. Voluta dall'assessore alla cultura del Comune di Firenze, Guido Clemente, darà la possibilità, fino al 30 settembre, di ammirare la stupenda Decollazione di San Giovanni Battista.
Caravaggio, Decollazione di San Giovanni (1608)
Eseguita nel 1608 su commissione del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta per ornare l'altare della cappella dedicata al santo, l'opera è la più grande dipinta da Caravaggio (cm.360x530) ed è anche l'unica che l'artista ha firmato.
Caravaggio approdò a Malta per sfuggire ad una condanna a morte comminatagli in seguito ad un omicidio commesso a Roma e nel corpo livido del santo egli raffigura la sua vittima e, al tempo stesso, la sua fine. La scena si svolge nel cortile di una prigione, sotto gli occhi di due carcerati affacciati ad una grata.
Il boia nasconde nella mano destra il corto pugnale con il quale si appresta a recidere definitivamente la testa che sarà posta in un vassoio tenuto da una giovane donna. Il sangue scorre dal collo del santo e in quella scia rossa Caravaggio ha tracciato la sua firma. L'artista morirà pochi anni dopo, sulla spiaggia di Porto Ercole, a causa delle ferite riportate in un agguato.
Dettagli dell'opera - L'autore ha firmato l'opera con il sangue
dipinto sul quadro
Dopo la mostra il quadro sarà trasportato all'Opificio delle Pietre Dure per essere sottoposto ad un nuovo restauro che, dopo quello eseguito nel 1956 presso l'Istituto Centrale del Restauro di Roma, cercherà di ridurre i danni provocati da una profonda scalfittura lungo il margine inferiore causata da un atto vandalico o da un tentativo di furto avvenuto nel 1991.
Dettaglio dell'opera
Le altre opere che compongono questa preziosa esposizione sono l'Amorino dormiente e il Ritratto di Cavaliere di Malta, entrambi eseguiti da Caravaggio durante il suo soggiorno a Malta ma appartenenti ai musei fiorentini.
