di Sandro Pintus |
Durante il XX secolo abbiamo vissuto tre momenti legati all'immagine: la fotografia, la televisione e oggi Internet. Quali sono le differenze che vede a livello di comunicazione?
La fotografia ha una funzione insostituibile di testimonianza fino alla metà del 1900 mentre la televisione e Internet hanno messo in discussione questa funzione. La fotografia continua ad essere testimonianza e attraverso gli occhi del fotografo diventa un'indagine approfondita verso la riflessione. Anche se ha dei limiti ha caratteristiche illiminabili nel tempo. Niente come la foto ha dettaglio e descrizione.
Claudio Abbado dirige una prova
dei "Berliner Philarmoniker"
a San Pietroburgo, 1996
Una foto di Cesare Colombo presente
alla mostra "Un paese unico - Italia, fotografie 1900-2000" a Firenze
(4 settembre/2 novembre 1997)
E Internet come può influire nel futuro della fotografia?
Internet penso che valga come proposta per la divulgazione delle immagini. Sulla rete le immagini sono digitalizzate, non sono il messaggio diretto del fotografo. L'immagine digitalizzata è troppo manipolabile in senso negativo. E' possibile sostituire un personaggio con un altro e far credere che quella sia la foto originale come nel caso della foto dell'incidente automobilistico della principessa Diana divulgato su Internet. Si vedeva chiaramente che quella immagine era contraffatta. Ma chi ci dice che con tecniche sofisticate non si riescano a produrre fotografie false? Si pone un problema etico sulla "testimonianza".
Come vede il futuro della fotografia?
Il confronto della foto con la ripresa e la trasformazione digitale della stessa la trasformerà sempre più in opera d'arte. Le foto tradizionali saranno una forma d'arte del prossimo secolo. Già oggi i galleristi tedeschi sono alla ricerca di fotografie degli anni Cinquanta come oggetto di collezionismo e i fotografi sono alla ricerca dei galleristi.
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