Profughi dal Kosovo

L'arrivo dei profughi





Arrivo al campo profughi



I
primi camion sono arrivati alle nove di sera, a "Kukes Due". Nessuno li aspettava. I volontari dell'ANA avevano appena finito di montare le tende per passare la notte.

Nessuno poi poteva immaginare cosa sarebbe stata quella notte in cui, camion dopo camion, trattore dopo trattore, avrebbero rovesciato resti di umanità sofferente ai bordi del campo, dove per fortuna c’erano un centinaio di tende greche pronte. Ne sono arrivati 1500 in quella notte, soprattutto donne bambini e vecchi, stanchi, ammalati, affamati, coi piedi lacerati.

In pochissimi minuti, le squadre hanno cominciato a lavorare. Chi provvedeva alla luce, chi alle coperte, chi all’acqua, chi al pane. Il pane: la vita. La Squadra Sanitaria ha fatto miracoli, per trentasei ore di fila ha fatto oltre 200 interventi, salvando molti dagli stenti, dalla disidratazione, dalle ferite.

L'ondata di profughi è terminata alla tre del mattino. Ma un bambino, di soli 18 mesi, non ce l’ha fatta quella notte. E ancora pesa sul cuore di tutti i volontari.


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PROFUGHI DAL KOSOVO
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