Profughi dal Kosovo

Conclusione




Qualcuno si ricorda di Alex? Alex Langer, certo. Aveva fatto sua la battaglia per la comprensione reciproca nella ex-Jugoslavia fino a morirne. Eppure farebbe bene a molti andare a rileggere i brani della sua acerba


saggezza, oggi. Alex era profondamente convinto della necessità e delle ragioni della Pace. Sull’ “Alto Adige”, il 30 maggio 1995, all’indomani del massacro di Tuzla, indicava la necessità di usare la forza, quando necessario, per garantire la convivenza interetnica.

Ma questo non era fine a se stesso o per dividere in modo più netto. Non bombardamenti contro i “cattivi” (eventualmente di volta in volta diversi), ma presenza armata per proteggere e per poter avviare la seconda fase di ricostruzione non solo fisica del territorio, ma anche del tessuto di relazioni umane, fino a quando le armi diventino superflue. Saremo capaci di rimediare e di fare questo in Kosovo e in Serbia?


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