Negli occhi dei profughi |
Cosa si vedeva di quei profughi? Soprattutto due cose: i piedi distrutti e gli occhi. Occhi pieni di terrore. Mai visto tanto terrore negli occhi di un Essere Umano. E i loro occhi erano specchi. Specchi per tutta l’Umanità. Riflettevano la nostra sconfitta di quel momento che ora dobbiamo assolutamente trasformare in una vittoria, perché impareremo da questa lezione. Dobbiamo farlo per continuare a chiamarci Esseri Umani.
Cosa si vedeva di quei profughi? Si vedeva anche un’altra cosa. Dopo un paio di giorni al campo montato dai volontari dell'ANA sembravano rinati e diversi. Ora ridevano anche, malgrado tutto. Avevano conosciuto persone e soldati che li avevano soccorsi e aiutati. | ||||||
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