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"Il Convegno sul Clima dell'Aja - Novembre 2000"
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Il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo stabilisce obiettivi vincolanti di limitazione o riduzione delle emissioni per i paesi del cosiddetto Annex I, per giungere, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012, a una riduzione complessiva delle concentrazioni di gas serra nell'atmosfera del 5,12% rispetto ai livelli del 1990. Gli obiettivi variano da paese a paese; per la maggior parte si tratta di riduzioni, per esempio -7% per gli USA, -8% in media per l'UE, ma per alcuni si tratta di limitazioni della crescita, per esempio +10% per l'Islanda. I gas serra in questione sono:

anidride carbonica (CO2)

 

idrofluorocarburi (HFC)

metano (CH4)

 

perfluorocarburi (PFC)

protossido d'azoto (N2O)

 

esafluoruro di zolfo (SF6)

Il Protocollo di Kyoto ammette l'eventualità che i paesi aderenti possano raggiungere questi obiettivi non soltanto intervenendo sulle emissioni di gas serra, ma anche intervenendo sui cosiddetti 'sinks', cioè i processi che rimuovono i gas dall'atmosfera, o sui 'serbatoi', cioè i componenti del sistema climatico in cui i gas vengono immagazzinati. Ne sono esempi i terreni agricoli, le foreste, le piantagioni di alberi, la biomassa, gli oceani e gli ecosistemi marini. Insomma si dovrebbero considerare anche le variazioni d'uso del territorio, le attività di disboscamento e rimboschimento (LULUCF: Land Use, Land Use Change and Forestry). Il Protocollo non definisce però le modalità e le regole in base alle quali i paesi che devono ridurre le proprie emissioni potrebbero ottenere 'sconti' grazie ad attività che portano a un maggiore 'assorbimento' o 'sequestro' dell'anidride carbonica; la decisione è stata rimandata ai successivi COP, che fungono anche da riunione delle Parti del Protocollo (COP/MOP, Meeting of the Parties to the Protocol).

Il Protocollo prevede poi anche alcuni sistemi per aiutare i paesi dell'Annex I a conseguire gli obiettivi contenendo le spese. Sono:

JI - Joint Implementation (attuazione congiunta): un paese industrializzato può sostituire una parte dei tagli alle emissioni che deve conseguire a casa propria con investimenti in progetti attuati in altri paesi dell'Annex I per incrementare l'efficienza energetica. I paesi OCSE, insomma, potrebbero contribuire alla riduzione delle emissioni nei paesi dell'Europa centrale e orientale, dove mancano i capitali per passare a tecnologie più efficienti, investendo in quei paesi somme inferiori a quelle necessarie per incidere sulle proprie emissioni.

CDM - Clean Development Mechanism (meccanismo per lo sviluppo pulito): i paesi industrializzati possono dedurre dalle proprie quote di riduzione le riduzioni di emissioni certificate (CER Certified Emissions Reductions) ottenute mediante progetti attuati in paesi in via di sviluppo per garantirne lo 'sviluppo sostenibile'.

Emissions Trading (mercato delle emissioni): tra i paesi industrializzati si possono acquistare o vendere le emissioni. A ognuno di questi paesi, infatti, sono state assegnate determinate quote massime di emissioni per il periodo 2008-2012, che nella maggior parte comportano riduzioni, ma in alcuni casi consentono aumenti, rispetto alle emissioni del 1990. Un paese tenuto a ridurre le proprie emissioni può per esempio acquistare parte delle quote assegnate (PAA, Parts of Assigned Amounts) a uno dei paesi a cui è consentito l'aumento, se a quest'ultimo non servono. Oppure un paese che ha superato il proprio obiettivo di riduzione può vendere le unità di riduzione delle emissioni (ERU, Emission Reduction Units) a un paese che ne ha bisogno per rispettare gli impegni presi.

Anche per questi 'meccanismi di flessibilità' devono essere definite regole precise. Lo stesso vale per la verifica del rispetto del Protocollo e le eventuali conseguenze del mancato adempimento. Perché il Protocollo possa entrare in vigore è indispensabile che tutti questi aspetti ancora in sospeso vengano definiti e che esso venga poi ratificato da un numero di paesi industrializzati che rappresenti almeno il 55% delle emissioni dei paesi specificati nell'Annex B del Protocollo (quello che elenca le riduzioni e le limitazioni assegnate ai vari paesi).

(Pa.Sc)

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