Nell'ambito di SOLAREXPO2000, il 7 dicembre, si è svolto un seminario dedicato alle tecnologie energetiche sostenibili più avanzate con la presentazione, da parte dell'ENEA, del programma nazionale sull'idrogeno. Nell'ultimo anno, finalmente anche in Italia, si sta prendendo coscienza dell'importanza dell'idrogeno come vettore energetico per uno sviluppo sostenibile e per questo motivo si è deciso di includere in SOLAREXPO2000 un seminario dedicato all'argomento. L'idrogeno, come ha esordito il Dott. Gretz nell'intervento di apertura, rappresenta il vettore energetico per eccellenza: si può disporre allo stato puro oppure liberarlo dai combustibili; sotto questo aspetto la posizione privilegiata è detenuta dal metano che presenta un rapporto di atomi di C rispetto a quelli di H pari ad un rapporto di 1 a 4. Dopo aver illustrato le varie tematiche inerenti il sistema idrogeno, il Dott. Gretz ha concluso prospettando l'avvento di un sistema globale ad idrogeno entro il 2100. Il progetto nazionale sull'idrogeno è stato presentato dal Dott. Vellone dell'ENEA che ha sottolineato la necessità di ridurre le emissioni dei gas serra per raggiungere una stabilizzazione a 550 ppm per il 2050. A breve termine la strada percorribile è quella dell'impiego dei combustibili fossili per la produzione di idrogeno, confinando la CO2 nel sottosuolo o negli acquiferi salini. Gli interventi successivi, curati da esperti dell'ENEA, hanno fatto il punto su diversi aspetti del sistema idrogeno. In particolare l'Ing. Galli ha indicato, tra le fonti rinnovabili, le biomasse come le più competitive con i combustibili fossili nella produzione dell'idrogeno. L'ing. Pede ha evidenziato come il livello di sicurezza raggiunto, anche per l'accumulo a bordo, sia allineato con quello di gas naturale e GPL. L'ing. Moreno ha descritto quelle che sono le iniziative in corso nel settore stazionario, distinguendo le applicazioni da quelle di taglia minore, più indicate per celle a combustibile a bassa temperatura, fino alla generazione di potenza distribuita, che vedrà la realizzazione di impianti integrati con celle ad alta temperatura e macchine termiche. L'Ing. Iacobazzi ha prospettato una commercializzazione di veicoli con celle a combustibile verso il 2003 per i mezzi pubblici, verso il 2010 per le automobili e verso il 2015 per i veicoli pesanti. I più interessanti progetti in corso, sia per applicazioni stazionarie che per applicazioni mobili, sono correlati all'impiego di celle a combustibile. Ciò è dovuto alle ottime prospettive che questo dispositivo presenta. Il Dott. Santel, di ATM Torino, ha introdotto la politica della sua azienda che vede la progressiva conversione della flotta di autobus, entro il 2010, prima a gas naturale e successivamente a idrogeno: il costo del prototipo, che verrà inaugurato nel marzo 2001, è ancora elevato, ma le riduzioni previste per il costo delle celle a combustibile e l'esperienza maturata nel frattempo nella gestione del nuovo sistema, consentono di essere ottimisti per i veicoli successivi. Il progetto, che vede anche la partecipazione di Irisbus, Sapio, Ansaldo, ENEA, CVA, ha già suscitato l'interesse di altre città in Italia e in Europa. Per lo stazionario il Dott. Serracane, di Edison, ha presentato un progetto di centrale elettrica da 300 kW con celle a combustibile ad ossidi solidi e microturbine a gas. Tale progetto, che è uno dei primi di questa taglia e con questa tecnologia, sarà portato termine entro la metà del 2002. Il Dott. Ferrari, di Ansaldo Ricerche, ha quindi presentato il progetto di riconversione della centrale della Bicocca in una "palestra" per la prova di sistemi innovativi di produzione di idrogeno, separazione dell'anidride carbonica e produzione di energia elettrica. La centrale della Bicocca, situata a Milano e gestita da AEM, ha operato dal 1995 al 1998 portandosi progressivamente alla potenza di 1,3 MW e divenendo quindi la più grande centrale europea con celle a combustibile. Nel prossimo futuro l'impianto vedrà l'impiego di un 500 kW a carbonati fusi prodotto accoppiato con una microturbine. Nella successiva sessione poster sono stati presentati vari progetti e ricerche da parte di varie aziende, università e centri di ricerca (CNR - TAE, Ansaldo Ricerche, Casale Group, Celco Profil, Gechelin Group, ENEA, ANPA, Univ. Cassino). Per ulteriori informazioni: Forum Italiano dell'Idrogeno - Giuseppe Spazzafumo Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Cassino e - mail: spazzafumo@unicas.it |