Forme di Luce
Il gruppo "La Bussola"
e aspetti della fotografia italiana
del dopoguerra in mostra da Alinari

di Silvia Messeri

Alla ricerca del bello al di là del soggetto, perché “in arte il soggetto non conta”. Da questa spinta nasceva nel 1947 il gruppo fotografico LA BUSSOLA, il cui manifesto apparve nel maggio dello stesso anno sulla rivista di fotografia Ferrania.

Giuseppe Cavalli, Mario Finazzi, Ferruccio Leiss, Federico Vender e Luigi Veronesi erano i soci fondatori del gruppo e i firmatari del manifesto. Al gruppo LA BUSSOLA, nato proprio cinquant’anni fa, il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari dedica un’importante rassegna, curata da Italo Zannier e Susanna Weber, ed un catalogo.


La mostra (aperta fino al 16 novembre) presenta 120 immagini in bianco e nero di fotografi italiani tra i quali anche quelli del MISA, associazione fotografica nata nel 1953, emanazione diretta de LA BUSSOLA, che rappresentò la terza via tra il “formalismo” da questa espresso e la tendenza al “neorealismo”.

Ed è evidente il contrasto, la differenza, tra le immagini bianche, abbaglianti di Cavalli, Finazzi, Leiss, dove il soggetto si perde in una luce “mediterranea” e le fotografie di Branzi e Camisa, che mostrano volti seri di bambini o lo sguardo sfuggente delle nere contadine di Scanno, immagini che inaugurano la "fotografia civile" italiana. Inizia infatti con i fotografi del MISA, la fotografia sociale, l'indagine foto-sociologica e il fotogiornalismo italiano.

Una mostra le cui immagini meritano di essere viste, seguite, mentre si snodano attraverso un periodo importante e sicuramente poco conosciuto della fotografia italiana del dopoguerra.

"Forme di luce" Firenze, Museo di storia della fotografia F.lli Alinari
Aperta tutti i giorni dalle 10 alla 19.30
Venerdì e Sabato apertura fino alle 23,30.

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