Magnificenzadei
torna a Firenze con una preziosa mostra
di Alessandro Gatto
I Medici sono tornati a Firenze. Sono tornati con tutta la loro magnificenza attraverso oggetti, tutti bellissimi, arrivati da mezzo mondo. Realizzata dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici di Firenze per celebrare il centenario della fondazione del Kunsthistorisches Institut di Firenze, La "Magnificenza alla Corte dei Medici", questo é il nome della mostra, rimarrà aperta fino al 6 Gennaio 1998.
Così è il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, residenza estiva dei Medici ad ospitare le meraviglie di corte. Sculture e quadri di inestimabile valore, oggetti d'uso quotidiano, armi, elmi e corazze, disegni e cineserie, il sacro e il profano, l'arte e la scienza si incontrano e si uniscono.
Uno dei pezzi in oro presenti alla mostraLe oltre 200 opere, disposte in sette sale dedicate agli oggetti che i Medici amarono e usarono in vita dànno sfoggio di sè valorizzati maggiormente dall'uso magistrale delle luci e dalla coreografia, quasi teatrale, realizzata da Pier Luigi Pizzi. Come uomo di teatro Pizzi ha voluto rappresentare la magnificenza granducale come un pezzo teatrale ambientato tra il Cinquecento e il Seicento.
I ritratti dei granduchi Cosimo, Francesco e Ferdinando assieme al Bacco, al Mercurio e alla Fata Morgana del Giambologna e il Marte dell'Ammannati con alcune delle statue del Giardino di Boboli ci fanno entrare idealmente nella reggia attraverso la Porta delle Suppliche.
Lo spettatore-visitatore viene così accompagnato a vedere gli strumenti scieotifici ai quali era interessato Francesco I, tra i quali astrolabi arabi e sfere armillari, compassi e orologi solari mentre i ritratti e i busti dei granduchi, ai lati della sala, fanno quasi da spettatori.
Le sezioni centrali delle sale diventano un palcoscenico a 360 gradi dentro al quale si gusta l'esibizione delle opere vedendoli da diversi punti di vista: spade e archi, lance e scudi appaiono in tutta la loro bellezza e fattura. Tra questi spicca uno scudo di legno con la "Meduwa" del Caravaggio, donata a Francesco I dal Cardinal del Monte.
Porcellane cinesi e tappeti orientali, coppe di cristallo, vasi di madreperla e di sardonite, diaspro e quarzo ci mostrano le meraviglie realizzate da artisti esperti prima di arrivare nella sala dei dipinti dove tra la "Toeletta di Venere" del Vasari e "L'età dell'oro" del Poppi troviamo anche la "Madonna della seggiola" di Raffaello. Un viaggio nei secoli d'oro dei Medici che senza dubcio vale la pena di fare.
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