di Silvia Messeri
Breve storia
dei trasporti a Firenze
Con lo spostamento della capitale da Torino a Firenze nel 1865 ha inizio l'era del trasporto pubblico in città. Il 2 giugno dello stesso anno furono effettuate le prime corse degli omnibus che conducevano i passeggeri, per dieci centesimi, dalle porte della città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Porta Romana, Porta al Prato) fino al capolinea di piazza Signoria, e viceversa.
I legami sempre più stretti tra Firenze e le località del circondario e, soprattutto, la rivoluzione urbanistica concepita da Giuseppe Poggi con la creazione dei nuovi viali, fecero sì che l'amministrazione comunale si indirizzasse verso nuove modalità di trasporto. Nel 1874, dopo una regolare gara d'appalto, la Banque de Bruxelles si aggiudicò la concessione della nuova linea tramviaria. Il primo tronco della linea, da Firenze a Peretola, fu inaugurato il 5 aprile 1879. Nei mesi successivi il tram raggiunse le località limitrofe: Poggio a Caiano, Campi Bisenzio e, il 18 maggio 1880, la città di Prato.
Presentazione di nuovi autobus Alfa Romeo
Piazza Signoria, 1953
(Foto Archivio ATAF - Firenze)Nei venti anni seguenti la popolazione crebbe, dando vita a nuovi quartieri ed insediamenti industriali, ed agli inizi del '900 il trasporto tramviario a Firenze raggiunse dimensioni di massa, grazie anche all'introduzione della trazione elettrica. Dopo la crisi dovuta alla prima guerra mondiale, il trasporto pubblico si trovò ad affrontare un "nemico" veloce, moderno e competitivo: l'automobile. Nel 1926 alcune linee tramviarie furono quindi sostituite da quelle automobilistiche gestite dalla Sita, società di trasporti diretta emanazione della Fiat. Vent'anni dopo, il 1 gennaio del 1946, nasceva l'Ataf.
Vedi anche:
Cavalli e motori
FAN-Florence ART News
a cura di
Silvia Messeri & SandroPintus