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L' astrolabio
Strumento per conoscere le stelle



di Cesare Petitti
insegnante di educazione tecnica
nella scuola media inferiore e istruttore dei CEMEA
(Centri di Esercitazione ai Metodi dell'Educazione Attiva)

E' uno strumento la cui invenzione si fa risalire al filosofo greco Ipparco (III secolo a.C.) che permette il riconoscimento delle stelle presenti nel cielo notturno e la loro relativa direzione e altezza. Il suo significato deriva dal greco e vuol dire letteralmente "acchiappa stelle".



L'astrolabio del sito dell'
Osservatorio Astronomico di Arcetri a Firenze


Si ritiene che Ipparco avesse già catalogato 1500 stelle stabilendone la distanza dalla stella polare (declinazione) e il moto orario (ascensione retta). La prima rappresentazione della volta celeste é stata certamente una sfera sulla quale erano disegnate le stelle e successivamente si é passati alle "sfere armillari" (sfere fatte con anelli). Solo in seguito é stato possibile realizzare delle mappe celesti sul piano (planisferi celesti) che hanno permesso la costruzione degli astrolabi.

Grazie agli arabi l'astrolabio é arrivato nel mondo occidentale e ha raggiunto il suo massimo splendore nel Rinascimento. Alcuni dei più belli esemplari sono presenti al Museo della Scienza di Firenze. E' stato inoltre un fondamentale strumento di navigazione che ha facilitato le grandi scoperte geografiche. Ma ancora oggi é un mezzo validissimo per imparare i nomi di stelle e costellazioni.

Vedi anche:

Come si costruisce lo strumento per imparare a riconoscerele stelle



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