I gas dannosi per l’effetto serra Anidride carbonica (CO2): è il gas maggiormente responsabile dell’effetto serra. La percentuale di anidride carbonica oggi presente nell’atmosfera è la più alta degli ultimi duecentomila anni. Si produce in tutti i processi energetici: i _ delle emissioni di anidride carbonica provengono dalla combustione di fonti fossili (petrolio e derivati, carbone, gas metano), mentre il resto è dovuto principalmente alle attività di deforestazione. I diversi combustibili si comportano in maniera diversa: il carbone produce più CO”, mentre il metano è meno inquinante. Metano (CH4): è rilasciato principalmente nei processi di digestione anaerobica, come quelli che avvengono nelle discariche dei rifiuti, nella fermentazione delle deiezioni animali e nelle aree a coltivazione irrigua (risaie) o nelle zone umide. Il 15% delle emissioni connesse al metano sono dovute alle attività di estrazione e distribuzione. Protossido di azoto (N2O): proviene essenzialmente dal settore agricolo, in particolare dalla fertilizzazione e dalla coltivazione con composti azotati. Ozono (O3): quello che si forma nella bassa atmosfera a seguito di reazioni chimiche tra diversi inquinanti, come gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e gli idrocarburi incombusti. Clorofluorocarburi (CFC3): sono gli stessi gas responsabili del “buco nell’ozono”, cioè della rarefazione dell’ozono stratosferico. Al contrario dei gas climalteranti, i CFC sono prodotti unicamente in modo artificiale e sono principalmente usati nei frigoriferi, nei condizionatori, nei materiali isolanti e nei solventi. Prima inesistenti, oggi sono presenti nell’atmosfera in percentuali fino a 0,05 ppbv (parti per miliardo di volume). Da “I Comuni Italiani contro l’effetto serra” – Ambiente Italia, Legambiente, Ministero dell’Ambiente | In collaborazione con l'Ecosportello per il Risparmio Energetico e la Bioarchitettura della Regione Autonoma Valle d'Aosta E-mail: ravdaec@tin.it | Vedi anche: | - Aria, uno dei volti dell'Universo
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