Dal Comune di Fiesole
Le iniziative a favore dei cipressi
Queste righe ci sono state inviate dall'Ufficio Ambiente del Comune di Fiesole,uno dei comuni della Toscana a pochi Km da Firenze, particolarmente sensibile allasituazione dei cipressi. Volentieri le pubblichiamo sperando che anche altre amministrazionisi rendano disponibili come il Comune di Fiesole.
L'estate 1997 sarà ricordata dai fiesolani come l'estate dei cipressi rossi. Dopo che la THAUMETOPEA PYTIOCAMPA (processionaria) aveva infestato i pini quest'inverno, questa primavera i cipressi dei giardini e dei boschi di Fiesole sono stati attaccati dal cancro (Seiridium cardinale) e dall'afide (Cinara cupressi) che li rende mortalmente rossi.
Molti cittadini hanno richiesto consigli all'Ufficio Ambiente del Comune che in contatto con l'Assessorato Provinciale Agricoltura e Foreste e la Sezione Forestale dell'ARPAT regionale, sta studiando il fenomeno.
Il Comune di Fiesole ha anche attivato una collaborazione con il CNR presso l'Istituto per la Patologia degli Alberi Forestali dell'Università degli Studi di Firenze. L'Amministrazione Comunale di Fiesole si è impegnata nel recupero del cipresso in quanto elemento fondamentale nel paesaggio e nei giardini storici di Fiesole.
In questo impegno che comprende la bonifica delle patologie citate e l'attività di prevenzione, si cercherà di effettuare la progressiva sostituzione delle piante malate sopxresse con altre coltivate allo scopo. Queste risultano più resistenti alle impreviste variazioni meteo-climatiche e ai conseguenti parassiti.
L'Ufficio Ambiente Comunale è a disposizione dei cittadini proprietari di giardini e/o di boschi, per dare la massima collaborazione, allo scopo di preservare la risorsa verde pubblica e privata, anche contro la dendrofobia di chi non è consapevole dell'importanza delle piante per il futuro dell'umanità. Come sosteneva Chateaubriand quasi due secoli fa: "La foresta precede l'uomo il deserto lo segue".
Vedi anche:
Due mortali nemici del cipresso
I cipressi della Toscana in grave pericolo.Appello del C.N.R.
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