Toscana terra di cave
di Anna Maria Fiorentino
L'aspetto "nobile" dell'estrazione e della lavorazione dei prodotti lapidei risiede senza dubbio nella zona di Carrara, che per altro stempera la sua appartenenza alla nostra regione in un mischiarsi di accenti che non sono assimilabili né alla Toscana né alla Liguria ed è curioso osservare come a due zone di confine appartengano aspetti opposti, sia per caratteristiche fisiche, cromatiche e d'uso, dell’attività estrattiva in Toscana: se il marmo parla Tosco-Ligure, la pietra di Firenzuola parla quasi Emiliano. L'estrazione di questo materiale ha una storia lunga e ben consolidata nel territorio, attualmente se ne estraggono 50.000 metri cubi rispetto ai 5.000 di trenta anni fa; fra laboratori e cooperative la pietra dà lavoro a 500 persone circa, compreso l'indotto.
Alla festa d'Autunno, arrivata oggi alla seconda edizione a cura del Comune, della Pro-Loco e della Comunità Montana del Mugello, si è parlato anche della creazione di un Museo della Pietra, che raccolga e documenti di questa importante attività artigianale. Non è un caso che nell'economia di questa zona siano affiancati due elementi a prima vista dissimili tra di loro, i marroni e la pietra; entrambi posseggono un'apparente durezza che nasconde, ai meno attenti, un nucleo centrale dalla cui lavorazione si ottengono due ottimi risultati: l'appagamento dei nostri maltrattati cinque sensi; alla pietra la vista e il tatto, alla castagna gusto olfatto e udito, per chi ancora sa ascoltare il silenzio dei magnifici boschi di questa zona.
Oggi la pietra viene utilizzata per restauri, rivestimenti, pavimentazioni ed elementi decorativi in interni ed esterni, ma l'uso della pietra come elemento di sottolineatura dei volumi e degli spazi era già noto nel '400 ed ebbe in Brunelleschi uno dei suoi massimi cultori. Non dobbiamo però dimenticare che nelle botteghe e nei cantieri rinascimentali la fama dei maestri architetti era mantenuta ai più alti vertici da una solida base di maestri artigiani e mi piace pensare che questa manualità abbia percorso indenne cinque secoli di storia.
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