Dal Marzo 1997 il gabinetto di restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha sede nel cuore di S.Ambrogio, all’interno di un ex convento i cui locali, pur mantenendo la struttura originale, sono stati adeguati alle esigenze del laboratorio in cui operano i tecnici del Ministero dei Beni Culturali.
| Uno dei volumi restaurati nella Biblioteca Nazionale di Firenze (foto FAN©) |  |
Il Centro di restauro nacque immediatamente dopo l’alluvione del 1966; presso la Biblioteca Nazionale si costituì il primo nucleo dei restauratori italiani sotto la guida dei tecnici della Library of Congress e del British Museum di Londra ma erano presenti contemporaneamente anche altre nazioni che con i loro esperti hanno contribuito alla formazione dei tecnici fiorentini. Ad esempio il Governo Australiano finanziò totalmente la costituzione di un laboratorio di restauro di stampe e carte geografiche presso la Biblioteca Nazionale.
 | Restauro di un'opera alla Biblioteca Nazionale di Firenze (foto FAN©) |
L’insieme di tutte queste persone, provenienti da tutte le parti del mondo, diede vita ad una fucina di idee, intuizioni, progetti nati sull’onda dell’emergenza e tuttora si lavora principalmente, se non esclusivamente, sui libri alluvionati su cui si interviene con operazioni di routine e le cui schede di restauro presentano voci e prescrizioni standardizzate.Fondamentale per l’esatta diagnosi della patologia dei volumi e relativa cura è la conoscenza del tipo di carta.
(R.M.)
