Le questioni in gioco, per la montagna e il suo futuro, sono molte e complesse. La vita nelle montagne, infatti, è sempre stata difficile e, quando arriva il benessere, come nel caso delle Alpi, trovare un equilibrio risulta difficile.
Attualmente, le montagne del pianeta vivono situazioni contradditorie; mentre da una parte, come avviene, appunto, nelle Alpi, si assiste ad un boom economico praticamente improvviso, a partire dagli anni ‘60, in altre realtà, come nelle Ande o in Tibev, la vita è ancora estremamente precaria e difficile. Parallelamente, nuovi “paradisi turistici" nascono in Himalaya o nella Valle delle Aquile, in Mongolia.
In montagna, come in altri casi, ci troviamo in un sistema in cui ci sono flussi in entrata e flussi in uscita, oltre ad un ciclo di risorse interne. Quando questo sistema è in equilibrio, i flussi sono ampiamente inseriti nel sistema ecologico (e quindi economico) della Montagna. Quando l’equilibrio è rovto, le conseguenze sono ecologiche, ma anche economiche: la perdita è percepibile anche in termini di costo finanziario in tempi più o meno lunghi, poiché la risorsa principale, l’ambiente, è stata danneggiata.
Un'immagine delle Alpi
Esiste poi una interconnessione stretta tra cultura e ambiente, come prova il fatto che la miglior tutela passa anche per la sopravvivenza delle attività tradizionali di manutenzione della montagna.
La Commissione Sviluppo sostenibile dell’ONU, nel quadro dell’Agenda XXI - cap. 13, ha promulgato nel 1995 una carta per lo sviluppo montano sostenibile. Si è essenzialmente compreso che la tutela delle montagne è strettamente correlata ai problemi legati al clima: arretramento dei ghiacciai, effetto serra. Le montagne della Terra sono infatti un ambiente particolarmente fragile e a rischio.
Bisogna quindi adottare misure efficaci di prevenzione del degrado ambientale, ma gran parte di questo programma è tuttora disatteso e, anzi, si è aperta una nuova corsa per impadronirsi delle risorse vegetali curative, da parte delle grandi industrie farmaceutiche.
Nel solo Himalaya ci sono 400 tipi di piante medicinali utilizzate dalla medicina tradizionale che fanno gola alle industrie occidentali. La Montagna rappresenta una risorsa importante e varia: dal punto di vista energetico esistono vaste potenzialità, proprio nel campo delle energie rinnovabili e pulite: sole, vento, acqua, biomasse.
E' importante notare inoltre che, nelle aree a più basso sviluppo, le montagne sono gestite dalle donne, che rappresentano la vera forza motrice dell’economia e della sopravvivenza. Alterare (anche con interventi costruttivi) questa realtà significa rischiare di perdere un patrimonio culturale e di saggezza prezioso.