La Terra:
uno dei volti dell'Universo

di Marta Marini
Erborista

Se un essere umano contemporaneo pensa alla Terra vede l'immagine del nostro pianeta e, più specificatamente quel manto, quel suolo, più o meno ricco di materie prime minerali e vegetali che lo ricopre.

Nell'arco di poco meno di duecento anni si è persa quella visione del mondo che si era mantenuta abbastanza integra a partire dalle tradizioni egizie e successivamente greche e romane, dopo la prima grande frattura avvenuta con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, grazie alla raccolta delle conoscenze sia dall'area islamica che da quella cristiana avvenuta nel medioevo, durante tutto il rinascimento, fino alla fine del XVIII secolo.

Allora è avvenuta la seconda grande frattura, che ha portato poi alla visione del mondo attuale, relegando ad alcune branche del sapere, come ad esempio l'erboristeria, una visione del mondo più arcaica, precedentemente propria del mondo colto, che vede macrocosmo e microcosmo riflettersi l'uno nell'altro in una unità organica in cui cielo, terra, piante, animali ed uomo formano una rete dinaoica di sincronie, reciproche corrispondenze e relazioni.

Io sono appunto un'erborista e, grazie al lavoro di un collega, il dottor Luigi Giannelli di San Quirico d'Orcia in provincia di Siena, che ha creato il primo Archivio di Medicina Tradizionale Mediterranea ed ha raccolto e ordinato testi e formulazioni erboristiche della nostra tradizione a partire dalla medicina colta antica fino all'attuale erboristeria tradizionale, vi posso cercare di far capire che cosa fosse la terra per un essere umano legato a queste tradizioni, fino a prima della rivoluzione industriale.

Cominciamo col dire che nel mondo arcaico non c'era separazione nel modo di pensare come vi è in quello attuale. Per l'essere umano arcaico, per esempio, in un oggetto rosso, il colore non era una qualità separata come per noi, ma faceva parte dell'oggetto stesso.

Caratteristiche comuni univano infatti i vari mondi, (minerale, vegetale, animale) dalle stelle al sassolino, non solo su piani orizzontali, (i diversi regni della natura), ma anche verticali ed erano i cardini, i fondamenti, anche filosofici, gli elementi base che costituivano le forze formanti dell'universo.

Erano i famosi quattro elementi cardinali: l'Acqua, la Terra, l'Aria, il Fuoco, tutti presenti, in diverse percentuali, in ogni manifestazione. All'interno di questi elementi cardine le due coppie di opposti complementari

del caldo che espande

del freddo che contrae

dell'umido che ottunde,

del secco che assottiglia

si univano in quattro diverse combinazioni.

Vedi anche:

Da Donna & Donna


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