Se abbiamo la fortuna di possedere un orto, un giardino grande, un pezzo di terra possiamo, tra l'altro, produrre da soli il "compost", una sostanza fertilizzante ottenuta dalla decomposizione biochimica di rifiuti a prevalente contenuto organico.
Il composter
I consigli che seguono sono estratti dal "Manuale pratico di compostaggio domestico" a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta e della Scuola Agraria del Parco di Monza.
In natura la sostanza organica prodotta e non più "utile" alla vita (foglie secche, feci, spoglie di animali, ecc.) viene decomposta dai microrganismi presenti nel terreno chela restituiscono al ciclo naturale.
Le componenti meno degradabili rimaste costituiscono l'humus, prezioso per la crescita di altri vegetali. L'humus può essere considerato una vera e propria riserva di nutrimento per le piante data la capacità di liberare lentamente ma costantemente gli elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio sono i più importanti), assicurando la fertilità costante del suolo.
Con il compostaggio vogliamo imitare, riproducendoli in forma controllata e accelerata, i processi che in natura riconsegnano le sostanze organiche al ciclo della vita: un perfetto riciclaggio dei rifiuti organici.
In altre parole, il processo per creare "compost" è copiato dalla natura.