Ricordiamo una cosa fondamentale: il processo di compostaggio avviene in presenza di ossigeno, in contatto con l'aria: questa è la garanzia di una buona trasformazione e della mancanza di cattivi odori.
Come assicurare dunque l'ossigeno necessario?
In due modi:
1) non comprimere il materiale, sfruttare la sua porosità che rende possibile il ricambio spontaneo di aria atmosferica ricca di ossigeno al posto dell'aria esausta (in cui l'ossigeno è stato consumato);
2) rivoltare periodicamente il materiale in modo da facilitare tale ricambio. Minore è la porosità del materiale (quando cioè vi è poco materiale di "struttura", quali legno più o meno sminuzzato, paglia, foglie secche coriacee, cartone lacerato) più frequenti saranno i rivoltamenti e viceversa.
Per descrivere cosa avviene durante il compostaggio e come va condotta la trasformazione, prenderemo in esame la tecnica più diffusa, quella del compostaggio in cumulo.
Ecco le sei regole fondamentali del compostaggio in cumulo:
1) scegliere il luogo adatto: la collocazione ottimale è nell'orto o in giardino, in luogo praticabile tutto l'anno;
2) provvedere ad una giusta miscelazione degli scarti: per fornire in modo equilibrato tutti gli elementi necessari all'attività microbica, per raggiungere l'umidità ottimale e garantire la porosità necessaria ad un sufficiente ricambio dell'aria;
3) dare una forma ed una dimensione appropriate al cumulo: è preferibile mantenere un'altezza di circa 60 cm. per trattenere il calore prodotto dalla trasformazione microbica;
4) garantire il giusto contenuto in umidità;
5) assicurare l'apporto di ossigeno: rivoltando il materiale, per esempio con un forcone, per permettere il ricambio dell'aria e rivitalizzare il processo;
6) verificare l'andamento della temperatura.