Isole nel Cielo

di Mary Harper Bellis
Psicoterapeuta

Per quanto il nostro cuore sia animato dalle migliori intenzioni e la nostra mente sia ragionevole, dentro tutte e tutti noi c'è un altro fattore che a volte ci può mettere in ginocchio. Come Guaritrice e studiosa delle Ruote di Medicina, come Psicoterapeuta e moglie di mio marito, mi sono sforzata di capire molti dei problemi più pressanti che dobbiamo affrontare ogni giorno. Mentre ci avviciniamo al nuovo millennio, molta gente comincia a preoccuparsi dell'ambiente e delle specie animali e vegetali in via di estinzione. Ci troviamo di fronte a una questione molto importante, vitale. Il modo in cui risolviamo i nostri problemi riguarda tutte e tutti noi. Tuttavia, penso che molti dei tentativi di soluzione attuati non avranno successo.

L'interrogativo vitale è: come affrontiamo questi problemi? Ho chiesto a Hyemeyohsts (
Wolf Storm n.d.r.) come affronterebbe alcuni degli aspetti più gravi dei nostri problemi ambientali mondiali e la sua risposta è stata un po' una sorpresa per me. Ha detto: "Stranamente, non si vuole ‘risolvere’ il ‘problema demografico’ (per quanto grande sia) mediante il 'controllo', soprattutto se assume connotazioni razziali, sessuali, politiche o religiose, e si vuole tentare di risolvere i problemi ambientali mediante il controllo, invece di cambiare il nostro modo di pensare riguardo alla nostra Pianeta Vivente".

Hyemeyohsts Storm è un uomo che si dedica alla Vita e all'Equilibrio. Questa sua caratteristica mi ha mandato un segnale: dovevo comprendere in che modo affrontava la questione del COME. In tutto il mondo, la cultura ha insegnato alla maggior parte della gente a chiedere CHE COSA invece di COME, ma la questione che dobbiamo affrontare è COME riportare la Sacralità della Vita nell'equazione della Vita stessa. Un esempio di come il cuore e la mente possano scontrarsi quando si affrontano i problemi ce lo fornisce una riserva per lupi e cani lupo tenuti come animali domestici. Il progetto è cominciato come programma di supporto ai progetti per la liberazione dei lupi, portando ambasciatori dei lupi nelle scuole, nelle prigioni e in altri luoghi, cosicché la gente imparasse qualcosa della loro realtà.

Oltre cinquecento donne e uomini hanno aderito alla fondazione per contribuire a salvare gli animali e a realizzare l'insegnamento desiderato. Sono persone premurose e responsabili che amano veramente i lupi e vogliono soprattutto vederli nei luoghi selvaggi che ancora esistono nell'America del Nord.
Esistono altri gruppi e altre fondazioni che si dedicano a salvare leoni, tigri, aquile, rinoceronti, elefanti e a prendersi cura di loro. Ci sono gruppi che si occupano di salvare qualsiasi animale che vi venga in mente. Non solo esistono strutture per salvare e riabilitare una sorprendente varietà di animali, ma ci sono anche interi territori che sono stati risparmiati dallo sviluppo.

In gran parte grazie a queste persone premurose e laboriose, numerose specie diverse sono state salvate e assistite nel loro ambiente naturale, per esempio la Civetta Nana, lo Scoiattolo Rosso e la Perca Dorata di Sonora. Tuttavia, dietro tutti questi sforzi si nasconde l'interrogativo: che cosa riusciremo a fare? Stiamo inventando un nuovo tipo di zoo? Uno zoo dove gli animali vengono protetti perché hanno bisogno di protezione? Queste strutture saranno un nuovo tipo di musei della fauna?

Abbiamo già musei degli alberi, come il Sahuaro National Monument. Sarà questo il futuro per tutte le creature selvatiche? Abbiamo già musei dei fiori, come i vari Giardini Botanici sparsi per il mondo. Sarà questo il destino di tutte le ‘specie selvatiche’? Salvare qualche centinaio di lupi non è una risposta al grande problema che abbiamo di fronte. La situazione è questa: non stiamo perdendo i lupi, stiamo perdendo tutto e presto tutte e tutti saranno perdute. Salvare alcuni e alcune di ciascuna specie non è una soluzione. Non lo credo più. Se non c'è futuro per noi, come ci può essere un futuro per i nostri musei degli animali e delle piante? Impegnandoci per tenere in vita gli animali, stiamo costruendo loro delle prigioni di media sicurezza. Ho visto con i miei occhi quanto possano diventare psicotici gli animali imprigionati.

Non penso che ricordare a noi stesse e a noi stessi quello che abbiamo perso sia un modo positivo di pensare al nostro ambiente. Tutte queste risposte non sono forse soltanto un altro modo per mantenere il ‘controllo’? Voglio ripetere quanto ha detto Hyemeyohsts: "Stranamente, non si vuole ‘risolvere’ il ‘problema demografico’ (per quanto grande sia) mediante il ‘controllo’, soprattutto se assume connotazioni razziali, sessuali, politiche o religiose, e si vuole tentare di risolvere i problemi ambientali mediante il controllo, invece di cambiare il nostro modo di pensare riguardo alla nostra Pianeta Vivente".

I nostri progetti di recupero sono dedicati alla Vita e all'Equilibrio? Non penso, penso piuttosto che mirino a trovare metodi di ‘controllo’. Tutte e tutti noi dobbiamo trovare un modo per affrontare la questione di COME dare alla Vita la giusta importanza nelle nostre vite. Sì, la nostra cultura ci ha insegnato a chiedere CHE COSA invece di COME, ma possiamo imparare a chiedere COME. Dobbiamo impegnarci a capire COME riconoscere nuovamente la Sacralità della Vita. Tutte e tutti noi dobbiamo sforzarci di imparare nuovamente come vivere in Equilibrio con la nostra Terra, e in questo modo riconosceremo che dobbiamo apprezzare la Vita e la nostra bella Pianeta, Madre Terra.

Il concetto di Equilibrio implica che i lupi non siano più importanti dei topi o dei fiori di campo o delle bambine e dei bambini che muoiono di fame a milioni ogni anno. Camminando per Wolfsong Ranch, la prigione in cui vengono ‘salvati’ centinaia di lupi e cani lupo, non posso fare a meno di notare come il delicato terreno del deserto sia stato devastato dagli animali intrappolati. Abbiamo salvato i lupi e in questo modo abbiamo ucciso molti acri di erbe selvatiche. Gli alberi selvatici sono stati rosicchiati dai lupi e non c'è più un filo d'erba. I lupi imprigionati sono psicotici perché vivono dietro le sbarre. Tutte le cose veramente selvatiche si trovano al di fuori della loro prigione. I lupi vedono i fiori selvatici al di là delle recinzioni di catene e possono solo augurarsi di scappare.

(Un ringraziamento a Greenpeace per la foto)

I lupi vivono solamente perché sono imprigionati. Si dice che in questo modo sono ‘al sicuro’. Chiedete perché? Beh, ‘solo così possono sopravvivere’, si dice. Costruendo le prigioni per i lupi abbiamo preso decisioni sulla base del CONTROLLO, che implica che la sicurezza sia più importante della libertà. Abbiamo preso decisioni di questo genere nelle nostre città? Costruendo le città le abbiamo rese le nostre prigioni? Continueremo a rendere le nostre città delle prigioni perché abbiamo bisogno del CONTROLLO? Queste decisioni ci indicano che la ‘sicurezza’ è più importante della nostra libertà?

Un’isola sul Lago Superiore, Isle Royale, da decenni o forse addirittura da secoli ospita un branco di lupi in ottima salute. Sull'Isola di Baffin, nella Baia di Hudson, le tane dei lupi sono state scavate nel granito. Sicuramente questi animali vivono in Equilibrio nel loro mondo.

E' stata proposta la creazione di una rete di ‘Sky Islands’ (Isole nel Cielo) negli Stati Uniti occidentali, come riserva per gli animali selvatici. Anche noi, uomini e donne, abbiamo bisogno di protezione, come i lupi selvaggi. Non dovremmo avere anche noi le nostre ‘Sky Islands’? Dove si troveranno le nostre ‘Sky Islands’, realizzate da donne e uomini? E se dovessimo ‘sviluppare’ Sky Islands per l’umanità, non dovremmo proteggerle seriamente da noi stesse/i? Dovremmo costruire recinzioni di catene intorno a queste Sky Islands? No, ho deciso di cercare di vivere in equilibrio con la Pianeta che mi Dà la Vita e di guardare alla Natura per avere risposte migliori, invece che ancora controllo. Spero che anche voi vi impegniate insieme a favore di un nuovo modo di pensare riguardo alla Vita e all’Equilibrio. Questa sarà la nostra risposta, la nostra risposta per l'ambiente e per la Vita in tutte le sue forme.

Mary Harper Bellis è scrittrice, guaritrice e psicoterapeuta. Negli ultimi venticinque anni ha utilizzato l’antica saggezza delle Ruote di Medicina nel proprio lavoro. Se anche voi avete utilizzato queste informazioni vitali nel vostro lavoro, gradirà ricevere vostre comunicazioni. Potete contattarla via posta elettronica all’indirizzo wolfsong@vtc.net oppure scriverle a questo indirizzo: HCR 2 Box 3465, Willcox, Az. 85643, USA

(Traduzione dall'originale inglese di Paolo Scopacasa con il contributo di Andro Cecovini, Marina Faedda e Nina De Vinco)


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