Casa Siviero
Un museo poco conosciuto di uno 007 dell'arte

Affacciata sul Lungarno Serristori, a due passi dal centro storico, dal piazzale Michelangelo, e poco più distante da Forte di Belvedere e dal Giardino di Boboli, c'è Casa Siviero, una signorile palazzina a due piani.
Questo edificio un tempo abitazione di un singolare personaggio, Rodolfo Siviero lo 007 dell'arte, ospita la collezione di opere d'arte lasciate dal suo proprietario alla Regione Toscana.

La raccolta rispecchia la personalità del padrone di casa, il gusto privato di un collezionista dotato di una versatile cultura, amante dell'arte e del bello.
Esposti i mobili, le pitture, le sculture e gli oggetti di arredo che, chi per anni si era battuto per riportare in Italia le opere d'arte che nel periodo bellico erano state illegalmente portate all'estero, voleva vedere nella vita di ogni giorno Rodolfo Siviero, agente segreto del Servizio Informazioni Militari, durante la seconda guerra mondiale mise in piedi un'organizzazione che poteva contare su una vera e propria rete di informatori che, una volta scoperto dove erano state portati quadri e sculture trafugate dai nazisti, faceva di tutto per riportarle in patria.

La palazzina sede del Museo Casa Siviero in Lungarno Serristori a Firenze

 

Quest'attività in difesa del patrimonio artistico italiano fu riconosciuta nel dopoguerra dal Ministero degli Affari Esteri che nominò Siviero, Ministro plenipotenziario e lo mise a capo di una appositamente costituita Delegazione per il recupero delle opere d'arte.Fra i preziosi pezzi riportati in patria, opere del Bronzino, Leonardo, Pollaiolo, Masaccio, Masolino, Memling,Veronese e Tintoretto.

Per arrivare allo scopo era ammesso qualsiasi mezzo con azioni spesso rocambolesche come quella che fu messa in atto per porre in salvo importanti mosaici di epoca romana. Dal treno ormai arrivato in Svizzera su cui erano stati segretamente caricati i mosaici, gli uomini di Siviero riuscirono a far sganciare il vagone che conteneva i preziosi tasselli antichi, per farlo poi riagganciare ad un altro convoglio che stava rientrando in Italia.

L'attività di investigazione e di recupero messa in piedi da Rodolfo Siviero proseguì fino al 1983 anno della morte del suo ideatore e la mostra, "L'opera ritrovata" che fu allestita l'anno dopo in Palazzo Vecchio testimoniò solo in parte l'attività dello "007 dell'arte" che, nel suo testamento volle lasciare un segno del suo carattere di collezionista amante del bello, affidando la sua casa e la sua raccolta storico artistica privata alla regione Toscana perché fosse destinata ad attività museali.

La casa museo fu aperta al pubblico solo dopo otto anni della sua morte e rimase visibile per diverso tempo, poi lavori di adeguamento alle normative di sicurezza vigenti ne determinarono la chiusura; dal 18 ottobre 1998 è di nuovo visitabile.
A garantire l'apertura é un'associazione di volontariato culturale. "Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini" con cui la Regione ha stipulato una convenzione che prevede anche l'organizzazione delle attività didattiche, promozionali e scientifiche.

Nella palazzina, per rispettare le volontà testamentarie è stato predisposto, al secondo piano, un appartamento che per un anno potrà essere abitato dal vincitore della, appositamente istituita, borsa di studio finalizzata allo svolgimento di ricerche e studi della tutela del patrimonio artistico con specifico riferimento al furto e al ritrovamento di opere d'arte e alla figura di Rodolfo Siviero.
La raccolta privata dell'appassionato collezionista é formata da opere che vanno dal periodo antico all'epoca moderna, tra cui statue lignee quattrocentesche, dipinti fondo oro, bronzetti, terre cotte, antichi reliquari, corredi da caccia, fucili, pistole decorate e splendidi mobili. Diversità di stili, di linguaggi estetici che denotano i compositi interessi culturali di Siviero.

L'accesso a Casa Siviero, Lungarno Serristori 1/3(tel. 055-2345219) il sabato dalle 15,30 alle 18,30 e il lunedì dalle 9 alle12,30 con la possibilità, contattando l'Associazione Amici dei Musei Fiorentini,via degli Alfani, 39/49 - 50121 Firenze tel. 055-293007 di aperture straordinarie,è gratuito.

(A.T.)

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