Il fuoco, venerato da tutte le culture umane, ancora oggi è parte di un rituale praticato in varie parti del mondo. Dall'india alla Nuova Zelanda, dai Balcani alla Malesia, dalla Spagna alle Isole Fiji, assume diverse forme, la più comune delle quali consiste nel camminare su uno strato di carboni ardenti.
"Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi" libro di Mircea Eliade | |
Dal libro "Il mondo magico" dell'etnologo Ernesto De Martino possiamo leggere:
"...R.U. Sayce certifica: il passaggio attraverso le ceneri sembra aver poco o nessun effetto sui piedi. Esaminai alcuni piedi mezzora dopo la cerimonia, ma non mi fu possibile scorgere nessun segno di scottatura...Talora, mi fu detto, una o due vescichette possono prodursi come risultato di fede deficiente e di preparazione imperfetta...".
In tutto il mondo gli sciamani sono considerati "Padroni del Fuoco" e questo tipo di cerimonie vengono preparate per numerosi motivi tra i quali il raggiungimento della purificazione attraverso il fuoco oppure assicurare un buon raccolto. Mircea Eliade, storico delle religioni rumeno dice che gli sciamani, i medicine-men, sono "maestri del fuoco" ma non solo, essi possono anche incarnare lo spirito del fuoco.
Nel suo libro "Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi" scrive:
"... Un gran numero di tribù 'primitive' concepisce il potere magico-religioso come qualcosa di 'ardente' e lo designa con titoli che vogliono dire 'calore' 'bruciatura', 'assai caldo'...Nelle Isole Russel il 'calore' è attributo dei maghi...Gli stregoni e le streghe dell'Australia si astengono dal consumare sostanze brucianti: infatti essi posseggono già una quantità sufficiente di 'fuoco interiore'...."